PEDAGOGIA: il primo sistema scolastico statale
Tra gli anni Sessanta e Settanta del XVIII secolo
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tutte le monarchie europee furono chiamate a riorganizzare i propri sistemi scolastici
➡️ al fine di sostituire i gesuiti con nuovi insegnanti e definire altre modalità di gestione dell'intero impianto educativo.
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Questi sovrani diedero vita a riforme che gettarono le basi del moderno sistema scolastico direttamente gestito dallo Stato.
Maria Teresa
e i suoi ministri ebbero il merito di accogliere l'istanza dell'alfabetizzazione dei ceti popolari.
➡️ Già Federico II di Prussia aveva emanato un regolamento che prescriveva l'obbligo dell'istruzione per i fanciulli protestanti.
Tale metodo prevedeva l'insegnamento simultaneo a gruppi di allievi distinti per età
➡️ era organizzato intorno a una serie di "norme" didattiche molto dettagliate per l'apprendimento.
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Nel dicembre 1774 la sovrana firmò l'obbligo scolastico ai fanciulli di entrambi i sessi dai 6 ai 13 anni
Scuole triviali
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"scuole elementari maggiori" scuole di secondo livello nelle quali il programma prevedeva anche latino, scienze, geografia e storia
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"scuole normali" si insegnavano anche il disegno, la geometria e la meccanica e lo studio della lingua tedesca era più approfondito.
- ispettori locali
- commissione scolastica
- a capo c'erano Felbiger e l'Aulica commissione agli studi
Alla morte di Maria Teresa Giuseppe II portò avanti con forza la riforma, rendendo le scuole elementari minori gratuite e favorendo la laicizzazione del corpo docente.
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➡️ i maestri venivano via via professionalizzandosi
➡️ l'apprendimento era schematico e mnemonico e si basava sulla ripetizione
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