SOCIOLOGIA: le forme della struttura sociale
L’ISTITUZIONE
- nel senso comune:
un'aggregazione di persone e cose che operano in maniera coordinata per ottenere determinati scopi di utilità generale.
- in sociologia:
tutti quei modelli di comportamento che, grazie al processo di ripetizione, tipizzazione e oggettivazione, si sono cristallizzati in ruoli all'interno di una certa società: è diventato un fatto, un obbligo e una necessità
istituzione sociale: esempio
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IL TABÙ
attraverso la ripetizione e la tipizzazione, si è istituzionalizzato.
➡️ tabù dell'incesto: è una regola di comportamento valida per tutti gli appartenenti a una certa società, e, come tale, è l'esito finale di un processo attraverso cui il rifiuto dell'incesto è divenuto, da abitudine individuale, norma oggettiva trasmessa di generazione in generazione come parte costitutiva del ruolo svolto da ciascuno in quanto membro della società.
➡️ carattere vincolante
attraverso il processo di istituzionalizzazione, si sono irrigiditi in forme stabili di azione e di relazione sociale.
Si forma un impianto di regole di comportamento per i membri della società.
Ciascuna istituzione sociale implica un insieme di norme a cui gli individui ritengono di doversi assoggettare.
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sono accompagnati da un sistema di sanzioni per chi non li rispetta
➡️ Se l'istituzione non dispone di strumenti per farsi rispettare, automaticamente cessa di essere istituzione, perché cessa di valere per tutti.
un insieme di persone che interagiscono in modo strutturato, sentono di appartenere a quel gruppo, e sono percepite dagli altri come appartenenti a quel gruppo.
➡️ deve possedere, per essere tale, alcuni requisiti minimi:
- una struttura collaborativa
- il riconoscimento da parte degli individui di appartenere al gruppo stesso
Vi sono invece aggregati umani che non rispondono ai requisiti minimali
(i giovani, le donne, gli anziani, gli immigrati)
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Tutte queste sono categorie sociali, ossia insiemi di persone definiti da qualche carattere che esse hanno in comune, non da un rapporto reciproco reale, sia esso diretto o indiretto.
CLASSI SOCIALI
I gruppi possono differire in funzione:
- della dimensione
- dell'intensità
- degli affetti coinvolti
- della rigidità della struttura interna
- dell'esistenza di legami più o meno personali.
gruppi primari e gruppi secondari
- è costituito da un piccolo numero di persone
- prevede ruoli molto flessibili
- i membri interagiscono tra loro direttamente
- i rapporti coinvolgono fortemente la personalità e l'affettività dell'individuo. (es: famiglia, amici, compagni di classe)
- è un vasto aggregato di persone che hanno tra loro rapporti spersonalizzati e governati da regole rigidamente strutturate.
- i singoli individui hanno significato più per la posizione che occupano e per il ruolo che svolgono che per la loro personalità individuale.
- i legami emotivi sono molto labili o inesistenti, e spesso ciò che tiene insieme il gruppo è un obiettivo comune da raggiungere: il profitto. (es: il governo del Paese, la sicurezza dei cittadini)
- ruoli e posizioni prendono definitivamente il sopravvento sui rapporti personali diretti, e questo porta il processo di istituzionalizzazione al suo livello più alto.
⚠️ La distinzione tra gruppi primari e secondari non è sempre netta e univoca
LE ORGANIZZAZIONI
Le caratteristiche che costituiscono la razionalità dell'organizzazione sono:
- un fine collettivo (lo "scopo" dell'organizzazione)
- una rigorosa divisione dei compiti
- una formale attribuzione di ruoli
L'aspetto che contraddistingue le organizzazioni rispetto agli altri gruppi sociali:
➡️ si basa su interazioni non spontanee, ma pianificate in funzione del raggiungimento degli scopi prefissati, raggiungimento che deve essere rapido ed economico
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perciò le organizzazioni sono dette "razionali".
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